Critica alla società dei consumi, che spinge sempre alla corsa…

Nei processi di evoluzione e di ristrutturazione intellettuale vi è sempre una velocizzazione dell’approccio alla conoscenza (esclusa la plebe che sceglie di rimanere pollo) ogni tecnologia arriva sempre più veocemente e rimane in auge sempre meno della precedente ricordate quanto tempo rimasero i dischi in vinile (30/40 anni) poi le musicassette (30/20 anni) poi i CD 15/10 anni) poi gli MP3 (5 anni) oggi l’IPOD la tecnologia segue quello che è la scienza e l’intelligenza umana che ha le stesse velocità (velocizzanti) per intenderci il classico luogo comune “ma guarda sti ragazzini come sono svegli ai nostri tempi dormivamo”.

Questo è naturale nel processo sia congitivo sia elaborativo, e di conseguenza anche tutto cio che è spirito e cultura dell’uomo….. anche la/le neo religioni che sistanno per fromulare avranno un processo di questo tipo sicuramente la cultura del cristianesimo nella vità civile (di odierna concezione) è una delle più evolute ma ciò non toglie a future evoluzioni (sempre più veloci) di una religione meno rituale e sempre più spirituare sempre più trascendentale. I “miti” ed i “riti” rimangono perchè sono archetipi della stessa natura umana e sono quasi codificati nel DNA (ricordo l’esperimento credo di Rousseau nella diatriba che la religione “naturale” fosse il cristianesimo!!! con il bambino a cui non fu dato insegnamento di nessuna religione, che poi fu trovato ad inchinarsi verso il sole).

Solo il rito lo abbiamo nel sangue (tutti abbiamo riti che facciamo ogni giorno e non c’è ne accorgiamo dal grattarci la testa a toccare la maniglia ecc) il problema quale grado di interpretazione e significato diamo per la nostra spiritualità e per la nostra psiche, fino a poco tempo fa ci dicevano “vai a confessarti”, “vai a Lourdes” ecc perchè erano riti imposti dalla dottrina oggi cosa facciamo andiamo ai centri commerciali a comprare un cellulare anche se ne abbiamo già 10 il rito è la vita e anche il mito.

Una delle cose più difficili nell’autoanalisi e trovare i propri riti e i propri miti per poi condurli verso l’auto traning di evoluzione spirituale ed intellettuale e se necessario liberarsi di alcuni di essi, mentre il treno della nostra conoscenza evolve sempre più velocemente.

Giuseppe Turrisi

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